Torna “Ieri, oggi e domani”, la rubrica di Franco Ossola per Toro.it: un articolo per celebrare i 110 anni del Torino
Il Torino, nato il 3 dicembre del 1906, compie 110 anni e non li dimostra. In particolare in questa stagione, dove più che un ultracentenario sembra un giovincello appena sbocciato alla vita. Ho letto in questi giorni di una certa signora che ha toccato quota 117, fosse stata (magari lo è, chi lo sa) una tifosa del Torino ne avrebbe potuto seguire la storia sin dalla fatidica nottata nell’ammezzato della Birreria Voigt quando Dick e compagni siglarono il patto, fondarono la Società in modo ufficiale. Se solo alcuni di loro stessi e altri footballer che li avevano preceduti avessero pensato di fermare in modo pubblico il loro stare insieme prima come Football & Cricket Club Torino, poi come Internazionale e Torinese, la palma di club più antico d’Italia non spetterebbe al Genoa.
Ma la strada del Torino non è mai stata in discesa, gli si è sempre presentata di fronte irta, in salita., segnata da momenti drammatici. Forse è per questo che, malgrado tutto, arrivare a questo traguardo in salute così schietta se non ha il sapore del miracolo ha per lo meno quello della grande impresa. Nel suo procedere nel tempo il Torino ha visto nascere e scomparire un universo di altre compagini, ha attraversato un secolo tormentato e sanguinario, è stato ferito da dolori profondi, toccato da crisi di ogni tipo. Tutto è riuscito a superare: i difficili anni dei due dopo guerra, le distruzioni dei suoi campi di gioco, le rivoluzioni societarie, le discese in serie B, un fallimento.
La magia del suo cuore caldo, la passione sincera del suo popolo, l’affetto romantico di tanti scrittori e giornalisti, l’impegno di centinaia di uomini, giocatori e non, le tante battaglie della tifoseria, l’hanno sempre, come dire, tirato fuori dai guai, riportato a nuova fresca rinascita.
Il dopo Superga è l’emblema più chiaro di tutto questo. Ma lo è anche il dopo fallimento del 2005 con l’attuale dirigenza che dopo una rincorsa, non facile, durata dieci anni sembra aver trovato il giusto cosmetico per far sparire dal volto del Club tutte le rughe e dalla sua memoria affaticata i tristi pensieri, le ombre che per troppo tempo lo hanno accompagnato.
Una Società viva, salda, sicura; un parco giocatori fra i più vitali, in senso vero, estetico e affettuoso, una squadra gagliarda, che fa calcio non solo prendendo a pedate una palla, ma con generoso altruismo, con slancio e cooperazione di tutti. Un Torino che, guarda caso, alla soglia dei 110 anni si è rifatto il trucco e oggi ci appare come un giovane robusto che guarda al futuro con grande speranza, gioia e ambizione, per la soddisfazione di tutti quelli che gli vogliono bene.
Meglio di così (in attesa di vincere il derby: alt, nessuno si tocchi) non si poteva celebrare questo anniversario e allora che la festa abbia inizio, auguri Torino!
AUGURI TORO . E auguri a tutti noi , perché, il TORO siamo noi , tifosi .
FORZA VECCHIO CUORE GRANATA
Auguri, grande Toro. Grazie per tutto ciò che rappresenti. Tu e mio padre (tuo primo tifoso) mi avete allevato, mi avete insegnato i valori della vita, mi avete spiegato che non bisogna arrendersi mai e lottare sempre, e che se nella vita dai tutto te stesso, potrai comunque camminare a… Leggi il resto »